L’esercito del SA respinge la minaccia dell’ex ufficiale di rimuovere il presidente

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La Forza di difesa nazionale sudafricana (SANDF) ha rapidamente preso le distanze dalle dichiarazioni allarmanti rilasciate da un ex comandante, Sylvester Mangolele, recentemente emerse in un video ampiamente diffuso sui social media.

Nel video, Mangolele ha chiesto esplicitamente la rimozione del presidente Cyril Ramaphosa dall’incarico, fissando un rigido ultimatum di 48 ore affinché il presidente si dimetta o subisca uno sfratto forzato. L’ex ufficiale ha giustificato la sua richiesta facendo riferimento a presunte violazioni costituzionali commesse dal presidente Ramaphosa.

Il video, che ha guadagnato popolarità martedì, ha suscitato notevole preoccupazione e speculazioni in tutta la nazione. In risposta a questo sviluppo, la SANDF ha preso una posizione chiara, sottolineando la sua estraneità alle questioni politiche e sconfessando qualsiasi collegamento con la richiesta di destituzione presidenziale dell’ex comandante.

Tuttavia, in una dichiarazione di martedì, l’esercito ha preso le distanze dai commenti di Mangolele, affermando che questi non parla a nome della SANDF.

“La SANDF condanna le dichiarazioni di Sylvester Mangolele con il disprezzo che merita”, ha detto il portavoce della SANDF Siphiwe Dlamini.

Mangolele è stato licenziato dalle forze di difesa nel 2018, ha affermato l’esercito, senza chiarire il motivo del licenziamento.

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